V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
arri |
Inserito il - 08 novembre 2010 : 09:41:13 Dal 1 Gennaio 2011 nel nostro Paese il Wi-Fi sarà libero e tutti potranno collegarsi senza alcuna restrizione. È stato infatti approvato dal Consiglio dei Ministri il cosiddetto Pacchetto Sicurezza, proposto dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, che abolisce le misure previste dal decreto Pisanu che pertanto resterà in vigore fino al 31 dicembre di quest’anno e non verrà prorogato.
Questo significa che dal 1 Gennaio chi vorrà connettersi ad Internet utilizzando una rete Wi-Fi pubblica non dovrà più esibire un documento d’identità cartaceo. Il Ministro ha sottolineato che le restrizioni introdotte cinque anni fa sono ormai superate dall’evoluzione tecnologica e da qui a dicembre verranno stabiliti gli adeguati standard di sicurezza.
Nei prossimi due mesi dovranno essere definite le nuove modalità di identificazione dei dispositivi utilizzati dagli utenti per connettersi alle reti Wi-Fi (l’ipotesi più accreditata al momento è l’identificazione tramite SMS, che prevede che l’utente fornisca il proprio numero di cellulare per ricevere il codice di accesso). |
6 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
arri |
Inserito il - 11 novembre 2010 : 11:00:02 Valutazione della propria linea ADSL |
numero1 |
Inserito il - 09 novembre 2010 : 12:28:25 Per informazione da Repubblica di qualche giorno fà ---------------------------------------------------
Wi-fi, cosa cambia. Dal primo gennaio le connessioni wi-fi da luoghi pubblici saranno più libere e presto, probabilmente, anche più diffuse sul territorio italiano. Il disegno di legge presentato da Maroni infatti fa scadere il 31 dicembre l'articolo 7 del decreto Pisanu, quello contenente obblighi e restrizioni per chi offre servizi di accesso internet in luoghi pubblici. Non si può parlare di liberalizzazione del Wi-Fi, perché il disegno dispone anche che resteranno alcuni obblighi a tutela della sicurezza pubblica. A definirli saranno, entro fine anno, i ministeri dello Sviluppo Economico, Innovazione e Interno. "Da qui a dicembre - ha detto Maroni - valuteremo quali siano gli adeguati standard di sicurezza e dal 1 gennaio i cittadini saranno liberi di collegarsi ai sistemi Wi-Fi senza le restrizioni introdotte cinque anni fa e che oggi sono superate dall'evoluzione tecnologica". Nel frattempo il disegno di legge dovrà comunque passare dall'approvazione del Parlamento. L'iter insomma è appena iniziato e l'incognita principale è quali saranno questi nuovi obblighi che sostituiranno quelli del Pisanu. Un'idea di fondo però sembra assodata: il governo vuole norme che al tempo stesso assicurino la sicurezza pubblica e non frenino più del necessario lo sviluppo del Wi-Fi in Italia.
Che cosa dice il decreto Pisanu. In effetti le attuali norme sono state un ostacolo allo sviluppo di internet nei luoghi pubblici, come segnalano tutti gli addetti ai lavori e gli esperti. E cioè: il fornitore di Wi-Fi (bar, ristoranti, circoli vari, per esempio) in Italia deve identificare in modo certo l'utente e registrarne il traffico, per poi dire alle forze dell'ordine, in caso di reati, chi ha fatto cosa con quella connessione. "Ma in Francia, Germania e Regno Unito c'è solo l'obbligo di registrare il traffico in forma anonima. Senza che il fornitore debba identificare l'utente in modo preventivo", spiega Fulvio Sarzana, avvocato esperto di questi temi. Adesso i fornitori identificano gli utenti in due modi, in Italia: chiedono il documento d'identità, la carta di credito (se la navigazione è a pagamento) oppure utilizzano un sistema via sim. L'utente cioè telefona o manda sms a un numero, per avere la password con cui navigare in Wi-Fi. "Mafiosi o terroristi certo non userebbero i propri veri documenti d'identità o sim a loro intestate. Quest'obbligo quindi non ha senso - continua Sarzana - mentre è opportuno, per le indagini, registrare il traffico anonimo come si fa nel resto d'Europa. Serve per sapere che cosa ha fatto il criminale su internet".
Grasso: da liberalizzazione danno a indagini. Secondo Sarzana, insomma, la totale liberalizzazione è pericolosa, "ha ragione il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso", continua. Secondo Grasso l'accesso libero alle postazioni Wi-Fi e agli internet point porterebbe a "ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso internet". "Bisogna rendersi conto - ha concluso Grasso - che dietro queste reti Wi-Fi e internet point ci si può nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi".
Un ostacolo allo sviluppo del Wi-Fi. L'altra faccia della medaglia è che "il Pisanu aumenta le difficoltà e i costi di installazione del Wi-Fi", spiega Francesco Loriga, responsabile del progetto Provincia Wi-Fi della Provincia di Roma, che ha sviluppato una grande rete di hot spot gratuiti. Sono pochissimi infatti i punti ("hot spot") che offrono questa connessione: 4.200 in tutto il Paese secondo il ministero dello Sviluppo Economico, meno di 2.000 per il sito specializzato WiFi Italia. com. Comunque "un quarto o un quinto rispetto a quelli degli altri principali Paesi europei", come scrive la media company californiana Jiwire.com; mentre è meglio soprassedere al confronto con gli Usa (oltre 70 mila, di cui un migliaio solo a New York, spesso gratuiti). Dal punto di vista dell'utente, la possibilità di identificarsi via sim alleggerisce i grattacapi burocratici, peccato che questo sistema non funzioni con i cellulari degli stranieri (e quindi dei turisti). ---------------------------------------
Ed infatti l'autocertificazione sms è anche qui: http://www.tecnocino.it/articolo/wifi-libero-rimane-la-grana-dell-autenticazione-sms/24371/
Comunque io sarei veramente contento anche con queste limitazioni, stò pensando infatti di prendermi un portatile. Ciao |
n/a |
Inserito il - 08 novembre 2010 : 20:37:07 | Messaggio inserito da Giuseppe Mauro si navighera neanche con la velocita' del collegamento WAP...
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Bravo, proprio come negli hotspot polacchi: 256 kbps a testa, quanto basta per consultare i siti e gestire la posta, ma non certo per scaricarsi film dal Mulo.
Sara' come un 6 politico, democraticamente poco a tutti.
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Giuseppe Mauro |
Inserito il - 08 novembre 2010 : 18:12:45 Beh sperem... ma la vedo complicata. Questo significa che potro' abbandonare l'adsl di casa? E i vari gestori come saranno risarciti? Cosa piu verosimile, si navighera neanche con la velocita' del collegamento WAP...
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Jotar |
Inserito il - 08 novembre 2010 : 11:55:21 http://attivissimo.blogspot.com/2010/11/sparisce-il-decreto-pisanu-ammazza-wifi.html |
n/a |
Inserito il - 08 novembre 2010 : 10:31:59 Incredibile ma vero, questa e' una delle rarissime cose in cui la Polonia anticipa l'Italia.
Nel mio paesello, ci sono 6 hotspot completamente gratuiti: uno si siede sulla panchina col notebook in grembo, e in pochi secondi ci si collega automaticamente ad Internet via DHCP.
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